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Paolo Mori

4 anni fa

Piacevole museo. Esposizione di una notevole varie...

Piacevole museo. Esposizione di una notevole varietà di pezzi. Interessanti i numerosi animali imbalsamati.
Collezioni che vanno dal Paleolitico ai giorni nostri presentate in cinque sedi museali, due sedi monumentali e tre sedi espositive. Un patrimonio di opere ed edifici che è cresciuto in tanti decenni, aggiornando continuamente le proposte, e il cui primo nucleo inizia poco più di 200 anni fa.
Il sistema delle collezioni, dei luoghi storici e delle sale espositive proposto dai Musei Civici di Reggio Emilia ha accompagnato nel tempo la formazione dell'identità culturale reggiana.
Nei Musei vengono documentate e valorizzate memorie di natura, archeologia, arte e storia dell'intero territorio provinciale, in una panoramica che abbraccia i cinque continenti.
La fondazione più antica delle raccolte, infatti, nasce nel 1799 con l'acquisizione, da parte del Comune di Reggio Emilia, della collezione domestica dell'illustre scienziato Lazzaro Spallanzani che, nella sua casa di Scandiano, aveva accumulato zoologico, paleontologico e mineralogico. reperti, litologici e botanici, nonché oggetti d'arredo, come dipinti, tavolini e suppellettili. La collezione, conservata intatta nella sua consistenza settecentesca, dal 1830 si trova nelle sale del Palazzo dei Musei.
Nel 1862, grazie all'opera del sacerdote Gaetano Chierici, uno dei padri della moderna paletnologia, fu creato il Gabinetto di Storia della Patria, che nel 1870 divenne Museo di Storia Nazionale. Preziose testimonianze della scienza e della museologia di fine Ottocento, i materiali della preistoria e della protostoria locale vengono messi a confronto con oggetti dello stesso periodo, ma di diversa provenienza geografica, soprattutto italiana. La collezione è stata successivamente ribattezzata Museo Gaetano Chierici di Paletnologia, situato presso il Palazzo dei Musei.
Le mostre al Palazzo dei Musei si estendono poi alla Galleria dei Marmi con reperti lapidei, epigrafi e sculture romane dal Medioevo al XVIII secolo, all'Atrio dei Musei con mosaici romani e decorazioni pavimentali del XII e XIII secolo, e ancora con il Sale che completa le collezioni naturalistiche, zoologiche e botaniche, arrivando infine a raccolte di etnografia, numismatica, ceramica, oreficeria e arti minori.
Nel 1902 viene istituita la Galleria Antonio Fontanesi che, più volte riorganizzata, ampliata e arricchita, documenta la cultura artistica reggiana dal XIV al XX secolo.
La sede storica dei Musei Civici, recentemente ristrutturata dall'architetto Italo Rota, fa ora parte di una rete che comprende anche altri luoghi, e che si compone di cinque siti museali che comprendono, oltre al Palazzo dei Musei, il Parmeggiani Galleria, Museo del Tricolore, Museo di Storia della Psichiatria e Museo del Santuario della Beata Vergine della Ghiara. La rete comprende anche due siti monumentali (la Sinagoga e quella mauriziana) e la Biblioteca delle Arti.
I Musei Civici, perseguendo l'obiettivo di preservare le testimonianze della città di Reggio Emilia e della provincia di Reggio, hanno contemporaneamente promosso la ricerca scientifica, la conoscenza e la fruizione pubblica anche attraverso attività formative ed educative.

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