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andrea s

4 anni fa

Purtroppo la mia opinione non è positiva. Il pront...

Purtroppo la mia opinione non è positiva. Il pronto soccorso è pessimo. Se vivi in ​​zona e tieni a te o ai tuoi cari, spendi dei soldi, chiama un'ambulanza privata e fatti portare in un altro posto. La vicina Gemelli, ad esempio, ha un pronto soccorso che in confronto sembra un hotel stellato. Sono stata duramente rimproverata da un medico perché mia madre con demenza era (come accade alle persone con questa malattia) agitata e poco collaborativa e quindi per lei era un problema gestirla. Ho risposto che mia madre si era sentita male e che l'avevo semplicemente portata al pronto soccorso e non in discoteca, aggiungendo: "Ma le persone affette da demenza non possono essere curate? Hanno meno diritti degli altri?" Purtroppo negli ospedali non hanno personale formato per questo tipo di malati e quando capitano a loro sono i primi ad agitarsi e cercano di mandarli via il prima possibile. Però secondo me è un peccato che un dottore parli così anche se devo dire che poi si è scusata aggiungendo che mi ha capito perché anche sua madre era nelle stesse condizioni (e meno male che mi ha capito!). Per questo ed altri motivi che mi innervosivano e che non cito stendendo un pietoso velo, mi sono recato presso l'Ufficio Relazioni con il Pubblico situato nel padiglione Cardiologia. Devo dire che ho trovato persone disponibili e per questo ho aggiunto la seconda stella e consiglio a chi ha problemi di recarsi in quell'ufficio. Dopo le mie proteste, mia madre è stata magicamente portata al reparto di Medicina (dove poi ha avuto un altro problema con i medici sempre prontamente risolto dall'Ufficio Relazioni che ho dovuto contattare una seconda volta). La mia opinione sui medici è che in una struttura come San Camillo si sente il peso dei tagli fatti alla sanità pubblica. I medici sono arroganti (e credo che l'arroganza sia una clausola scritta nella loro laurea) perché sono costretti a lavorare in situazioni complesse, con turni estenuanti, mezzi limitati, stipendi esigui, ecc ... quindi posso capirli anche se io non le giustificate perché penso che fare il medico non sia un lavoro come un altro, ma una vera e propria missione che sarebbe meglio non intraprendere se non si è preparati anche dal punto di vista umano. La comunicazione è un altro problema: mia madre, ad esempio, aveva diritto ai cosiddetti "dimissioni protette" di cui ho scoperto per caso tramite un assistente sociale. Queste dimissioni sono una sorta di continuazione dell'ospedale a casa. La richiesta viene fatta al medico di reparto e poi viene consegnata alla ASL locale. Al rientro a casa del paziente viene immediatamente attivato il famigerato CAD e c'è assistenza medico-infermieristica come in ospedale e anche assistenza igienica tramite assistenti sociali (questi ultimi, però, solo per due mesi o per tutta la durata della Dimissione Protetta). In alcuni casi, infatti, il paziente può rientrare in reparto ospedaliero da dove è stato dimesso senza recarsi al pronto soccorso. Ebbene: tutte queste belle cose avrebbero dovuto essere raccontate dai medici e invece le ho scoperte, come ho detto, per puro caso. In conclusione aggiungo solo che la situazione sanitaria è preoccupante e penso che in futuro peggiorerà sempre di più anche perché il livello di professionalità si fa sempre più basso nella maggior parte dei casi. In particolare gli anziani sono considerati pazienti di seconda classe e quindi rivolgo loro un appello: abbiate cura di voi e fate prevenzione non tanto per vivere cento anni, ma per evitare di ammalarsi gravemente e diventare una sorta di burattino nel mani dei medici. Infine devo sottolineare che ci sono giovani medici che sembrano già vecchi nel loro modo di lavorare e nella loro mentalità e questo non mi da speranza perché in futuro secondo me ci saranno sempre meno medici e sempre più laureati in medicina ( che è un altro). Personalmente, quando morirò spero di farlo immediatamente saltando tutta questa parte dei medici e della compagnia ...

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