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Karen Beda

4 anni fa

Circa un anno fa mio figlio e la mia bellissima nu...

Circa un anno fa mio figlio e la mia bellissima nuora hanno attraversato quello che io considero un campo di addestramento emotivo chiamato Pathways. Mio figlio mi ha incoraggiato ad andare, ma ho continuato a rimandarlo ad aspettare, guardare e vedere l'atteggiamento. E così ho fatto per più di un anno. E in quel periodo di tempo ho visto questa giovane coppia crescere nella propria da adulta, entrare nel loro matrimonio come partner uguali e amorevoli, ei miei nipoti sbocciare. Colpendo un muro tutto mio nell'autunno del 2016 ho capito che forse andare a Pathways avrebbe aiutato anche me. È così che mi sono trovato a partecipare al weekend di novembre 2016 seguito 10 giorni dopo da The Walk. Rimango perplesso su come continuare con questo post perché non so nemmeno da dove cominciare. Compirò 60 anni quest'anno e posso dire onestamente che da quando ero in quarta elementare, ho guardato dall'esterno; chiedendomi dove mi trovo ?; perché non mi stavo bene ?; ero invisibile come mi sentivo ?; e dove diavolo è finita tutta quella fiducia che avevo da bambino? Nel caso ve lo stiate chiedendo, sì, ho ricevuto un consiglio. Molta consulenza nel corso degli anni. E le cose andavano meglio, ma c'era sempre solo un "qualcosa" senza risposta. Bene, non solo ho ricevuto risposte a queste e ad altre domande, ma ho anche molto di più. Prima di Pathways avrei avuto problemi a trovare 2 amici che potevo chiamare e incontrare per pranzo, un film o l'inferno, persino un passaggio al pronto soccorso se ne avessi avuto bisogno (e non mi sentivo come se li stessi disturbando). Il mio cuore era protetto da un alto muro (per tenerlo al sicuro) la vita era in gran parte gestita dalla mia testa. Ho provato a pensare che la mia via d'uscita dal caos non fosse molto fortunata nel complesso. Alla fine della passeggiata ho scoperto che Amazon ero stata una volta prima di intralciare un predatore da bambino. Sono stato in grado di abbattere il muro che avevo costruito intorno al mio cuore. Mi sento come se ora avessi un manuale operativo per vivere una vita piena e impegnata. Ho un nucleo di amici che mi amano per come sono, mi accettano, ridono del mio senso dell'umorismo e mi vedono il vero me. E sì, chiunque di loro mi darebbe un passaggio al pronto soccorso se ne avessi bisogno. Parliamo spesso, ridiamo molto, ci incoraggiamo a vicenda e ci incoraggiamo l'un l'altro quando necessario. Mio marito ha seguito l'addestramento alcuni mesi dopo di me. È stato un punto di svolta per entrambi. Vive con un'Amazzonia, un guerriero pacifico (è più facile andare d'accordo con questi giorni, ma difenderò me stesso e la mia tribù se il mondo spingerà). Vivo anche con un uomo che è nel suo cuore. La vita è sempre stata così bella? Sì, non l'ho visto. Quindi ora so che la felicità è una scelta.

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