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Loredana R.

3 anni fa

Ho letto la risposta al mio post e ci tengo a spec...

Ho letto la risposta al mio post e ci tengo a specificare per il lettore, che sono andato solo la prima volta, nell'ottobre 2018, per un secondo parere, mentre, in questa seconda ed ultima circostanza, avevo portato il mio povero gatto a fare a tac, e secondo questo alcuni esami preliminari e concordati, inoltre, purtroppo, l'affermazione secondo la quale, grazie all'ago aspirato, si è giunti ad una certa diagnosi della patologia del mio gatto e tra l'altro capisco che l'iter diagnostico utilizzato rientra in quelli definiti mini invasivi ... quindi non innocui come definiti.

Nessun rispetto per l'animale o il padrone.
Qualche mese fa ho scoperto che il mio gatto ha un tumore, lo porto dall'oncologo ed eseguo, sotto sedazione, una serie di esami tra cui l'ago aspirato. Il risultato di questo ultimo esame, cmq invasivo e doloroso in quanto si tratta comunque di perforare una massa e asportare pezzi di tessuto, non dà risultati chiarificatori, ipotizza un linfoma ma non specifica di che tipo e mi viene data un'indicazione da fare tac e biopsia per dare un certo nome alla neoplasia e valutare come procedere.
Porto il gatto e le segnalazioni per un secondo parere dallo studio Mattalia che conferma la diagnosi dell'oncologo.
Decido di sottoporlo a una TAC e di contattare nuovamente il veterinario dell'ufficio di Margarita, concordo con lui, sia verbalmente che per iscritto, i costi (certamente tutt'altro che economici) e le prove da fare prima di eseguire la tac. Concordo che avrebbe fatto solo gli esami del sangue e dei raggi (anche se purtroppo so che per i gatti è fonte di molto stress e per un gatto malato meno stress è meglio).
Per questo ho voluto razionalizzare gli esami e assoggettarli solo a quelli strettamente necessari, meno invasivi e più efficaci, anche considerando che, negli ultimi tempi, ne aveva già fatti tanti, troppi, piccoli.
Resta quindi inteso che il giorno successivo un mio incaricato gli avrebbe portato il gatto a effettuare gli esami concordati e il veterinario mi scrive che, qualora avesse ritenuto necessario farne anche altri, mi avrebbe contattato telefonicamente.
Il giorno successivo, telefona al veterinario per conoscere i risultati degli esami concordati. Con mio stupore, lo stesso mi dice che ha deciso AUTORITAMENTE di fargli l'ennesimo ago aspirato sulla massa tumorale, sono scioccato perché mi ero già pentito di avergli fatto fare il primo, che si è rivelato inutile, figuriamoci un secondo quello è stato fatto anche a lui dal vivo, senza un minimo di sedazione, oltre che contro la mia volontà.
Chiedo al veterinario come gli sia permesso di agire in tal modo, sulla pelle del mio gatto e questo mi risponde che non gli piace che gli vengano date delle restrizioni e che se non mi sta bene ho dovuto solo cercarne un altro veterinario. Ma una cosa del genere doveva dirmi prima e non di cose fatte, quando il danno ora è fatto e non puoi tornare indietro !!!
È vergognoso!
Attendo quindi l'esito dell'ago aspirato che appare, proprio come dicevo, ancora una volta inutile, unico risultato un nuovo colpo per il mio povero gatto. Sfortunatamente, ho commesso il grosso errore di fidarmi di quello studio, ma non avrei mai pensato che avremmo dovuto subire una tale scorrettezza.
Purtroppo non c'è stato nemmeno un minimo di rispetto da parte del veterinario nei nostri confronti, nemmeno le scuse per questo comportamento che mi sarei mai aspettato da un veterinario professionista a cui pensavo di essermi rivolto.
Ormai purtroppo non torniamo indietro, ma di certo mai più in questo studio veterinario !!!!!!!

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