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Orlando Mazzesi

4 anni fa

Non ricordo molto del viaggio in ambulanza (solo c...

Non ricordo molto del viaggio in ambulanza (solo che sembrava perdere dei pezzi e avevo freddo) o dell'attesa al pronto soccorso o degli esami fatti; Ero in uno stato di semi-incoscienza a causa di una febbre alta dovuta a polmonite. Quando ho ripreso conoscenza ero attaccato a pochi tubi e la febbre era sparita. La stanza, ampia per una tenda scorrevole, con vari monitor e molte attrezzature, il letto è un incrocio tra una semplice barella e un letto di reparto e un continuo via vai del personale. Ho passato quasi 24 ore al pronto soccorso inclusa una notte "pesante" tra un uomo anziano che chiamava costantemente per andare a fare pipì (aveva un catetere), un altro che russava molto pesantemente, su un letto scomodo, con campanelli e beepers che non suonavano -Stop; un reparto al pronto soccorso. Ma dietro a tutto quel via vai, quel caos solo apparente, ho visto che regnavano coordinazione, efficienza, organizzazione, competenza, professionalità, cortesia, umanità. Una persona in particolare mi ha colpito, un medico, il dottor Fedeli Carlo, attento a tutto, sempre estremamente disponibile e pronto a dare nonostante vedesse la sua stanchezza sul viso. Grazie Dott. Fedeli, grazie ragazzi, per quello che fate, per come lo fate. È bello uscire da un'esperienza così negativa con un sorriso nel cuore sapendo che ci sono persone così.

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