D

Daniela Savino

4 anni fa

Mia madre di 78 anni, con disturbo della deglutizi...

Mia madre di 78 anni, con disturbo della deglutizione, disturbo bipolare, basso contenuto di sodio (iponatriemia) e infezione urinaria ricorrente, è stata ricoverata domenica 14/6 x avendo avuto febbre e diarrea con protocollo covid.
Era isolato, in realtà CADUTO in una camera al 3 ° piano. Entro 24 ore dall'ammissione grazie alla generosità e alla pietà di un'infermiera, ho scoperto che mia madre era entrata disidratata e con basso contenuto di sodio, non le era stato prescritto né siero né potassio. Non potevano "svegliare" mia madre. Uno stato quasi inconscio. A 48 ore scopro un altro video realizzato da un coordinatore che cerca di dimostrare che mia madre stava meglio, tuttavia mia madre mi dice (una persona non autosufficiente, con problemi di deglutizione) che deve nutrirsi da sola, correndo il rischio di annegamento. Dopo 72 ore non c'è ancora risultato del tampone e mia madre al massimo altrettanti pazienti “non autovalidi”, in stato di deterioramento della loro salute, rispetto a come sono entrati. Lo rendo pubblico perché è negligenza ed è come lasciare tra 4 muri un bambino. Il giorno dell'ambulatorio una psicologa del posto mi chiama indignata per il fatto che nessuno la avvisa di poter visitare i pazienti come mia madre, mi lascia il suo numero in modo che nel caso mia madre avesse la sfortuna di passarci un'altra notte, L'ho contattata. QUESTO NON E 'UN ISOLAMENTO RESPONSABILE, E' ABBANDONO DI PERSONE NON AUTOVELIDATE. MIA MAMMA ERA ESTERNA IN UNA SITUAZIONE DI ASSOLUTO DETERIORAMENTO, IN RELAZIONE AL SUO REDDITO. PIÙ DISIDRATATA DA COMO.EVENRE, CON DIARREA POI 5 GIORNI, DISORIENTATA NEL TEMPO E NELLO SPAZIO, CON UNA EPICRISI CON DATI MANCANTI. UNA VERGOGNA ASSOLUTA.

Tradotto

Commenti:

Non ci sono commenti