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Sandra K.

3 anni fa

Ero lì per una convention, e siccome per questo mo...

Ero lì per una convention, e siccome per questo motivo le sale, i corridoi, i salotti, il bar e gli ascensori erano affollati è stato piuttosto interessante vedere gente che girava per questi luoghi in accappatoio (probabilmente andava e veniva dalla piscina). Locale un po 'ibrido, arredi di gran lusso, prezzi eccessivi per la situazione (due caffè 6 euro). Per non parlare dell'attenzione alla sicurezza: il parcheggio sotterraneo (3 euro l'ora per le prime due ore) era totalmente privo di personale a tutti i livelli, ma ho parcheggiato l'allarme antincendio suonato e non c'era nessuno a chiedere se fosse " normale". Alla fine ho deciso di correre il rischio, dopo aver viaggiato in lungo e in largo alla ricerca di indizi su cosa fare mi sono avvicinato all'ascensore per salire lasciando lì la macchina. L'ascensore ha presentato l'avvertenza "non usare in caso di incendio", così, ancora un po 'indeciso, ho iniziato a cercare le scale. Finalmente tornato a vedere la luce del sole, avvisa dell'allarme il personale dell'hotel, che mi fa una risatina in faccia dicendo che è "solo un esercizio". Ma esercizio in che senso, se non ho visto nessuno esercitarsi ad intervenire per testare i sistemi di sicurezza e la disponibilità ad intervenire? Davvero non capisco. Tutto questo mentre era in corso il convegno sulla sicurezza (il "Salone della Giustizia", ​​edizione 2018). Ovviamente il prefetto Gabrielli ha parlato di come le forze dell'ordine, schierate sin dall'alba intorno all'hotel (l'allarme si è udito ininterrottamente fino a fuori), stia tenendo al sicuro dall'Isis Roma. Questo ovviamente non ha nulla a che fare con il lussuoso hotel, ma componeva un insieme armonioso, o questa era l'impressione che se ne ricavava. Bel posto nel giardino intorno alla piscina, adornato con arte sia storica che moderna.

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