4 anni fa

Mi sveglio senza fiato con la pressione sul petto ...

Mi sveglio senza fiato con la pressione sul petto e sulla schiena alle 5 del mattino e vado al centro medico di emergenza. L'assistente del medico di banco mi ha accusato del motivo per cui non ho chiamato. Perché abbiamo a che fare con CORONA, dice. Io: uhm scusa, non penso nemmeno alla corona quando sto lottando con il dolore e la tensione. Non poteva sfuggire a questo e ha iniziato ad accusarmi in un'altra zona: Oo hai paura di avere qualcosa che non va e poi guiderai da solo? E non chiami prima tu? No signora, non ci penso. A quanto pare potrei guidare. È solo che non possono averlo che non possono scoraggiarmi al telefono e qualcuno deve guardarmi comunque. Non c'era nessun altro nella sala d'attesa. Naturalmente l'assistente scrive tutto al computer e anch'io vengo accolto dal dottore con un certo atteggiamento. Controlla tutto e poi mi insegna che non è normale per me guidare me stesso quando penso di avere qualcosa a che fare con il mio cuore, con quel tono di capelli e quel look. Non sto dicendo che la signora non vuole che mi faccia la predica. Capisci la mia ansia? Mi alzo e vado e ti ringrazio per la bella sensazione che mi dai. E sceglie di non guardarmi o non rispondermi più. ZERO EMPATIA, zero empatia, comprensione. Solo egoisticamente infastiditi che dovessero vedere cosa avrebbero potuto impedire se avessi chiamato! Mi scuso per non aver pensato di chiamare le persone una volta. A volte ciò accade per preoccupazione.

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